lunedì 17 marzo 2008
Scontro sulle pensioni
Polemiche politiche ed allarmi dei sindacati dopo l'annuncio del leader del Pdl Silvio Berlusconi di voler tornare alla legge Maroni sulle pensioni ma poi il Cavaliere precisa: "Non l'ho mai detto, e' la solita strumentalizzazione frutto del tradizionale vizio stalinista". Il ministro del Lavoro Cesare Damiano, definisce quelle di Berlusconi "affermazioni pericolose, intempestive e dannose sotto il profilo sociale". Di modificare la legge "non ce n'e' alcun bisogno, i conti dell'Inps, dopo le modifiche introdotte al governo Prodi, sono notevolmente migliorati", sottolinea il ministro del Lavoro. A stoppare l'idea del cavaliere anche il leghista Roberto Maroni. Per l'ex ministro del Welfare, non e' affatto il caso di toccare lo scalone. "Per carita', meglio non toccare nulla - dice l'esponente leghista - anzi propongo che il prossimo governo si impegni a lasciare le cose come stanno per tutta la legislatura, in altre parole una moratoria di cinque anni". Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, attacca il Cavaliere che prima parla poi si smentisce da solo. "Non c'e' annuncio di Silvio Berlusconi -dice l'ex Presidente della Camera- che il giorno dopo non venga smentito. Non da altri, ma da lui stesso. Se questa e' la premessa del buon governo, auguri. E naturalmente sono sempre i giornalisti ad aver capito male... Ma la gente capisce bene e i sondaggi che ci danno in crescita lo dimostrano". (AGI) - Roma, 17 marzo -
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