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sabato 22 marzo 2008

Berlusconi: I bookmaker mi danno a 1,30 Impossibile la vittoria di Veltroni

Berlusconi, intervistato al tg2 ha detto

"Tutti i conigli tirati fuori finora dal cilindro da Veltroni sono defunti.
I bookmaker danno Veltroni a 3 ed io a 1,30, quindi anche per loro e' impossibile
un'affermazione di Veltroni".


In un forum al "Messaggero" Silvio spiega:

"Disporremo di 28 seggi in piu' al Senato e sessanta in piu' alla Camera.
Niente larghe intese, Veltrusconi direi che e' una brutta parola e basta. Mi sento completamente diverso da Veltroni, per formazione, per cultura, per storia personale e per il modo di intendere la politica".


Il Cavaliere esclude categoricamente l'ipotesi di un governo di unità nazionale in caso di pareggio al Senato:

"No. è difficile che una nave venga portata fuori dagli scogli dal capitano che ce l'ha portata. Non vedo come potrebbero dare una mano i responsabili dell'attuale governo e della drammatica eredità che ci hanno lasciato".

Berlusconi a Sky: disponibile al confronto con Veltroni

Berlusconi parla ai microfoni di Sky Tg24 sulla possibilita' di un confronto televisivo con Veltroni:

"Sono assolutamente disponibile, ci mancherebbe altro, sono convinto di avere argomenti e fatti contro le parole".

Il Cavaliere continua criticando la legge sulla par condicio:

"Non sono al corrente dell'ultimo intervento dell'Agcom, io non sono andato molto in tv. Solo in Italia c'e' una legge liberticida come la par condicio. L'Authority guardi alla sostanza delle cose, un partito che viene votato dal 50% deve potere esporre i programmi ai cittadini perche' ci sia un voto consapevole, deve poterlo fare piu' di un partito che ha l'1%".

Silvio e il voto utile

Silvio Berlusconi parla ancora una volta ai giornalisti del Tg1 delle polemiche legate al "voto utile":

"Quella di Napolitano e' una considerazione corretta, perche' il voto e' un diritto ma anche un dovere ed e' utile che i cittadini vadano a votare. Ma questo non toglie che l'attuale legge elettorale dia la maggioranza alla Camera e al Senato al partito che prende più voti, anche solo un voto in piu'".

venerdì 21 marzo 2008

Politico più sexy? Silvio è solo secondo

Visto che i risultati delle elezioni sono quantomai incerti, c'è chi ha pensato di dar vita ad un sondaggio "particolare": quello del politico più sexy della campagna elettorale 2008.

Lo studio è stato condotto dall "Associazione Donne e Qualità della Vita" su un campione di 560 studentesse universitarie degli atenei la Sapienza di Roma, la Statale di Milano, il Politecnico di Torino, la Federico II di Napoli, l'Università di Bologna, la Statale di Palermo.

Casini si conferma campione con il 39% di preferenze delle intervistate.
Solo secondo Silvio Berlusconi con il 25% delle preferenze:
il leader del PDL si accaparra l'argento grazie alla sua proverbiale "simpatia" (di cui è esempio lampante la battuta da antologia del Cavaliere di qualche giorno fa alla precaria), al suo "sorriso magnetico" e all'espressione "da furbacchione" cui si perdona "quasi" tutto (Gesù...).
Segue a sorpresa Alfonso Pecoraro Scanio in terza posizione (20%).

Berlusconi scende in campo per salvare Alitalia

"Sono impegnato io, quindi si fa".

Sono queste le parole con cui Silvio Berlusconi si rivolge ai cronisti all'uscita da palazzo Grazioli:

"Le condizioni poste da Air France sono irricevibili e quindi non ci resta che dar vita a una offerta che sarà sicuramente presentata da imprenditori italiani insieme a banche italiane".

Il leader del Pdl ribadisce la necessità di salvare la compagnia di bandiera senza accettare alcuna colonizzazione da parte di Air France:

"Non ci sono novità, ho fatto appello agli imprenditori italiani che ritengono come me che non si possa essere colonizzati e quindi bisogna fare Alitalia perchè qui o si fa Alitalia o si muore".

"Sono stato in disparte fino a oggi. Ho lasciato fare a questo governo che ha fatto il peggio possibile: ha escluso dalla possibilità di conoscere i dati su Alitalia tutti coloro che potevano avere un interesse.
A questo punto dobbiamo avere il tempo e il modo di concretizzare il tutto, ma credo che le condizioni poste da Air France sono condizioni che il Paese non può accettare".


"Non è vero che da parte del gruppo Intesa-Sanpaolo non ci sia un interesse nei confronti di Alitalia nell'ambito di una cordata di imprenditori e banche italiane per salvare la compagnia di bandiera.
Ieri Passera ha detto che per ora non hanno nulla di concreto sul tavolo: per forza, perché non è stato consentito ad altri, oltre ad Air France, di conoscere i conti di Alitalia. Sono cinque mesi che Air France esercita la due diligence, gli altri non sanno niente di ciò che è successo e bisogna dargli la possibilità di conoscere la situazione".

Indice Winner: Berlusconi vincente al 74%, ma Veltroni è in rimonta

Esiste uno strumento scientifico, utilizzato per prevedere il risultato elettorale, che si basa sulle opinioni dei cittadini.
Esso è costituito dall’indice chiamato winner e basato sull’insieme dei pronostici effettuati dagli stessi elettori rispondendo al quesito: “chi vincerà le prossime elezioni?”.

Esso indica come la larga maggioranza della popolazione ritenga che, tra Berlusconi e Veltroni, finirà col prevalere il Cavaliere.
In particolare, a febbraio il 74% della popolazione si dichiarava certo della vittoria del PDL.

Ad oggi, la maggioranza della popolazione continua a dare Berlusconi come vincente anche se la quota di chi inizia a pensare che potrebbe vincere Veltroni si è fortemente incrementata fino a triplicarsi.

giovedì 20 marzo 2008

Berlusconi all'assemblea di Confcooperative

Berlusconi si è espresso oggi all'assemblea di Confcooperative.

Si parte con un appello al voto:

"Andando in giro per l'Italia, non soltanto al Sud, dove c'è un entusiasmo incredibile, ma anche al Centro e al Nord, ovunque siamo tutti accolti con un'attesa che quasi ci spaventa, quasi pensiamo che arriveremo a deludere quando saremo caricati della responsabilità di governare il paese, perché c'è un'attesa vivissima perché si volti pagina rispetto a quello che ha fatto questo governo".

Si passa poi alla situazione economica:


"I tempi sono peggiori rispetto alla situazione del dopo 11 settembre.
Una situazione che francamente non si vede come possa essere positiva di fronte alla concorrenza di India e Cina e ad una moneta che deprime la nostra possibilità di esportare i nostri prodotti".


Immancabile l'attacco alla Sinistra (portatrice di terrore miseria e morte):

"Un momento peggiore per l'Italia nell'opinione pubblica internazionale non c'è mai stato e non si poteva neppure immaginare. E questo per colpa di una sinistra che dovunque è stata incapace di assolvere i doveri minimi di chi governa una regione e di chi governa un paese.
Bisogna davvero cambiare tutto ciò che questa sinistra ha fatto, certe volte ci si domanda come possono essere arrivati a questa incapacità e a questi errori.
Il Senato fa le stesse cose della Camera con la meta' di membri, e cio' dimostra che sarebbe possibile dimezzare il numero di parlamentari, ma la sinistra non lo fara' mai perche' vive di politica".


Si passa poi all'emigrazione:

"Quanto all'emigrazione, bisogna cambiare completamente il rapporto con gli immigrati clandestini, stipulare accordi, come abbiamo fatto con il nostro governo, con gli stati che impediscano la partenza dalle loro coste di questi immigrati, che accettino di fare corsi di formazione professionale, in accordo con noi, all'interno del loro paese".

Berlusconi: Veltroni "pensionato"

Ecco Berlusconi intervistato dal direttore del TgCom Paolo Liguori:

"Veltroni è un pensionato della politica che dal 2001 riceve la pensione.
Mi domando se vincesse le elezioni e dovesse andare a Napoli a risolvere l'emergenza rifiuti, lui che si era presentato come l'uomo nuovo e invece e' assolutamente il vecchio: potra' essere in grado di risolvere i problemi dell'Italia con la stessa squadra di governo di Prodi?".

mercoledì 19 marzo 2008

Il Cavaliere abolirà la par condicio

Berlusconi lo ha annunciato: "quando saremo al governo questa sara' una delle prime leggi che abrogheremo, e' una legge voluta dalla sinistra, che noi abbiamo definito liberticida, e che dà ai grandi partiti come il nostro che raggiunge il 46% dei voti lo stesso spazio che dà al più piccolo partito che presenta per la prima volta una lista".

Tutto ciò avviene durante l'edizione serale del Tg4, all'interno della quale era prevista un'intervista a Berlusconi su vari argomenti della campagna elettorale.
Emilio Fede ha colto immediatamente l'opportunità per invocare l'aiuto del leader del Pdl: "presidente, visto che vogliono metterci il bavaglio, ci aiuta con la par condicio, senno' devo dimettermi".
L'Agcom si era infatti riunita ieri pomeriggio e aveva deciso di multare il Tg4 "per il mancato rispetto dei richiami dell'Autorità ad un maggior equilibrio, tra tutti i soggetti politici concorrenti, nell'informazione relativa alla campagna elettorale".

Il Cavaliere continua poi tirando in ballo anche Casini: "E' una legge che non esiste in nessun Paese occidentale, e' il contrario della democrazia. Dovevamo abolirla ma l'Udc di Casini si e' opposta pensando soltanto ai propri interessi di piccolo partito".

Immediata la replica di Massimo Donadi, capogruppo Idv alla Camera:
"Siamo lieti di constatare che la prima legge che Berlusconi varerà se vincerà le elezioni è una legge ad personam, ovverò l'abolizione della par condicio, bollata dal leader del PdL come legge liberticida".

Di diverso parere invece Storace:
"Berlusconi non si preoccupi di eliminare la par condicio, perchè lo stanno facendo già le emittenti pubbliche e private di questo Paese. I dati sulle presenze in tv sono scandalosi e sto inviando un esposto all'Agcom, per chiedere con urgenza interventi riparatori per la gravissima discriminazione che si sta operando contro La Destra".

BERLUSCONI: Libereremo Napoli dai rifiuti

Silvio Berlusconi scrive in una lettera aperta pubblicata oggi su 'Il Giornale', che verra' spedita a circa tre milioni e mezzo di famiglie campane:

"Cara amica, caro amico di Napoli e della Campania. Tu piu' di ogni altro italiano sai quanti e quali danni possa portare un'amministrazione di sinistra. Il primo impegno del prossimo governo sara' liberare Napoli e la Campania dalla montagna di rifiuti sotto la quale la classe dirigente del Partito democratico -Prodi, Bassolino, Iervolino- le hanno sepolte".

Da notare che all'inizio della campagna elettorale Berlusconi aveva promesso a "Porta a Porta" di mantenere la questione dei rifiuti al di fuori della campagna elettorale stessa poichè, a suo giudizio, il problema era serio ed "ampio" (in quanto frutto di numerosi anni di malgoverno, non solo da parte della sinistra) e come tale non andava strumentalizzato come "arma" politica per le elezioni.

Evidentemente ha cambiato idea.

Berlusconi: dire che i conti dello stato sono in ordine è un insulto alle famiglie

Questo è ciò che Silvio Berlusconi scrive in una lettera inviata gli elettori lombardi pubblicata oggi su "Libero":

"Ci offende il dissesto dei conti delle famiglie. Proclamare, come fa Prodi, che 'i conti dello Stato' sono in ordine, oltre a non essere vero, e' un insulto per tutte le famiglie che in questi due anni si sono impoverite".

"Perche' lo Stato siamo noi, non una casta di burocrati come afferma la sinistra. E se i nostri conti non vanno bene, e' lo Stato a non andare bene, ad essere ingiusto e immorale".

Berlusconi sugli attacchi terroristici in Israele

Silvio Berlusconi condivide personalmente la sofferenza per gli attacchi terroristici in Israele. "Sento personalmente la sofferenza della gente in Israele, e questo mi fa sempre sentire piu' vicino", afferma il leader del Pdl in un'intervista esclusiva al quotidiano israeliano 'Yedioth Ahronot', di cui sono state pubblicate oggi alcune anticipazioni sul sito del giornale.

martedì 18 marzo 2008

BERLUSCONI: Veltroni "illusionista" e abrogazione par condicio

Ecco le principali affermazioni di Silvio Berlusconi durante un'intervista rilasciata ad Emilio Fede:

"Sembra proprio che i giochi di artificio siano finiti e che gli italiani che ritiene cosi' creduloni non siano tali da cadere in questi tentativi da illusionista di Veltroni. Gli italiani continuano a pensare che bisogna voltare pagina".

"Quando saremo al governo e avremo la maggioranza coesa la legge sulla par condicio sarà una delle prime che abrogheremo".

"C'e' un grande patrimonio di immobili che non viene utilizzato da parte dello Stato, bisogna metterlo sul mercato un poco ogni anno, per avere dei fondi da investire nella diminuzione delle tasse e in tutte le altre spese che sono necessarie per aiutare soprattutto chi ha bisogno e per realizzare le grandi opere".

Parisi attacca: Berlusconi privo di senso istituzionale

Il ministro della Difesa Arturo Parisi, capolista in Sardegna nella lista del Pd per la Camera, ha accusato l'ex premier di aver agito, al momento dell'adozione dell'attuale legge elettorale, in nome di un interesse personale:

"Berlusconi sara' ricordato per l'assenza di senso istituzionale dimostrata in occasione dell'approvazione della legge elettorale che chiamiamo 'Porcellum'.
Di fronte alla prospettiva di una sconfitta Berlusconi ha fatto saltare le regole fondamentali della Repubblica".

SONDAGGIO SWG: PER IL 40% BERLUSCONI PREMIER MIGLIORE NEL CASO DI CRISI ECONOMICA

Il candidato premier piu' adatto ad affrontare la crisi economica e lo spettro della recessione e' Silvio Berlusconi. E' quanto emerge da un sondaggio di Swg per 'Affaritaliani.it'. Il leader del Popolo della Liberta' si e' classificato primo con il 40% delle preferenze. In seconda posizione, vicinissimo al Cavaliere, il segretario del Partito Democratico Walter Veltroni (39%).

(Adnkronos)

Berlusconi da "superman" a "santo"


Dopo Berlusconi "superman" sfoggiato a Porta a Porta qualche settimana fa (per chi non lo ricordasse qui sotto c'è il video preso da youtube) questa volta il cavaliere si definisce nientemeno che "santo".



Di seguito è riportato l'articolo pubblicato oggi su Quotidiano.net:

Sarà anche il più ricco dei politici italiani,
ma lavora come un matto, tanto da essere addirittura in odore di santità. Chi? Ma Belrusconi, naturalmente, che in un'intervista a 'Gente' racconta: ''Lavoro 20 ore al giorno. Mi sveglio alle 7.15 e vado a nanna alle 2.30. In media ho 15-20 appuntamenti quotidiani, di circa 20 minuti ognuno. Le telefonate, tra un appuntamento e l'altro, sono una cinquantina".

E ancora: "Pranzo e cena sono invariabilmente riunioni di lavoro. Non seguo nessuna vera dieta, se non l'abitudine a un menu semplice e poco calorico. Dopo la cena, lavoro alla scrivania per studiare, stilare dichiarazioni, correggere interviste, preparare gli interventi del giorno dopo. Cosi' per sei giorni alla settimana.
Insomma, sono quasi in odore di santita'...''.

La giornata-tipo del leader del Pdl in campagna elettorale è densissima, tanto da mettere la famiglia in secondo piano: ''Questo lavoro - dice infatti il leader del Pdl - mi fa stare troppo spesso lontano da loro. Quando stiamo insieme cerco di non far pesare le mie preoccupazioni e i miei problemi. Cerco di seguire l'esempio di mio padre, che anche nei momenti difficili del suo lavoro lasciava fuori dalla porta le negativita' e con il suo arrivo riempiva la casa di serenita' e di sole''.

(Quotidiano.net)

Camera, Berlusconi è il più ricco

Reddito di 139 milioni di euro nel 2006.

Ecco cosa guadagna all'anno il "cavaliere", notiamo che anche gli altri politici non sono da meno.

ROMA
- Silvio Berlusconi è il politico più ricco della Camera dei Deputati. Il leader del Pdl, e candidato premier alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile, ha dichiarato per il 2006 ben 139.245.570 euro: quasi cinque volte in più rispetto al reddito del 2005 che era stato di 28.033.122. Il leader più povero alla Camera, invece, è il segretario del Prc, Franco Giordano: per il 2006 ha dichiarato 124.802 Euro.

TRA I LEADER - Nella classifica dei leader, Silvio Berlusconi è seguito, ma a lunghissima distanza, da Daniela Santanchè de "La Destra" (237.665), e dal presidente della Camera, Fausto Bertinotti (233.195). C'è poi Francesco Nucara (Pri) (223.412), il presidente del Consiglio Romano Prodi (217.221), Pier Ferdinando Casini (176.009), Antonio Di Pietro (175.137) e il Verde, Alfonso Pecoraro (173.999). Tra gli altri leader a seguire in classifica figurano Francesco Rutelli (159.527), Roberto Maroni della Lega (150.158), Gianfranco Fini (147.814), Lorenzo Cesa (132.540), Oliviero Diliberto (Pdci) (128.464) e il socialista Enrico Boselli (126.254). Fanalino di coda è Franco Giordano con, appunto, 124.802 euro: solo poche centinaia di euro in più di Piero Fassino che ne ha dichiarati 194.292.

Berlusconi nella morsa degli alleati

Alla fine chi comanda in Forza Italia è Berlusconi e lui, sicuramente, non sarà disponibile a svendere l’Alitalia e dare l’ok ai francesi». Al termine della giornata, Roberto Calderoli fa questa considerazione che vale un altolà agli alleati. L’ex ministro leghista sa bene che dentro Forza Italia e An le valutazioni sono ben diverse. Infatti sia Berlusconi che Fini si rendono conto che arrivati a questo punto della trattativa con Air France è difficile rifiutare l’offerta della compagnia francese. Senza dubbio anche per Berlusconi la proposta d’oltralpe è «offensiva»: ne è convinto il senatore azzurro Giampiero Cantoni che ha sempre seguito questa complessa questione. «E’ inaccettabile svendere i gioielli di famiglia», alza la voce Maurizio Lupi, responsabile Infrastrutture di Fi. Ma dagli stessi ambienti vicini al Cavaliere si fa notare che far cadere l’offerta francese significa portare i libri in tribunale, con il conseguente fallimento di Alitalia. Del resto, anche Gianfranco Fini ha fatto capire che vie d’uscita non ce ne sono altre. «L’Alitalia rischia di fallire e non c’è tempo da perdere», annota il leader di An, secondo il quale le condizioni di Parigi contengono «luci e ombre». Insomma, tutto un altro tono rispetto rispetto al muro di Bossi che ha perfino sostenuto che allora è meglio aspettare le decisioni del nuovo governo: «E’ inutile preoccuparsi, prima pensiamo a vincere le lezioni e poi ci occuperemo della questione».

Ma è successo che Palazzo Chigi si è mosso per sondare le reali intenzioni dell’opposizione. Sono stati sentiti Gianni Letta, Giulio Tremonti e Gianfranco Fini. A mettere in moto la consultazione sarebbe stato Enrico Letta. E dall’altra parte del telefono, l’ambasciatore del governo ha ricevuto quasi un via libera: la considerazione è che trattare ancora si può (soprattutto sul versante degli esuberi), ma che lasciare cadere l’offerta Air France significherebbe condannare la nostra compagnia di bandiera al fallimento, per l’appunto. Il problema, però, è che non c’è un via libera proprio di Berlusconi stretto tra Bossi e il sindaco di Milano Letizia Moratti.

Ecco il punto politico della vicenda che si intreccia fortemente con la campagna elettorale. La Lega e la Moratti battono i pugni per salvare l’hub di Malpensa e tutto ciò che si porta dietro in termini occupazionali e di indotto economico. Non ottenere una moratoria di tre anni degli slot Alitalia sarebbe un colpo per la credibilità del Carroccio che rischierebbe un’emorragia di voti. Il sindaco di Milano ha il problema della tenuta della Sea. La società del comune che gestisce Malpensa, infatti, ha chiesto ad Alitalia 1,250 miliardi di danni per abbandono annunciato dello scalo milanese. Il premier Prodi ha chiamato la Moratti, chiedendo di ritirare la causa e facendo notare che non si può scaricare sul governo questo costo mentre allo stesso tempo si chiedono gli ammortizzatori sociali per la minore occupazione. La Moratti nicchia, non è convinta del tutto che si possa ritirare la causa. Comunque, è un braccio di ferro.

In questa tenaglia si trova Berlusconi, che non vuole scontentare ne Bossi ne la Moratti. In più è il Nord nel suo complesso che viene tirato in ballo, e le ricadute elettorali riguardano anche il Popolo delle libertà. Da qui la sua indecisione, i suoi tentennamenti. E’ un antipasto delle grane che potrebbe avere una volta ritornato a Palazzo Chigi. I leghisti battono la grancassa. «E’ un’offerta inaccettabile e Berlusconi la pensa come noi», assicura Roberto Maroni. «I francesi - aggiunge Calderoli - vogliono fare il colpaccio e bruciare sia la bandiera italiana sia quella padana». Ma Berlusconi forse la penserà come il Carroccio sul valore dell’offerta. Resta il fatto che il Cavaliere è realista. Come lo sono Letta, Tremonti e Fini che nei colloqui informali con il governo hanno espresso, in sostanza, il loro via libera. Di queste divisioni con la Lega, probabilmente è al corrente Veltroni che ha messo il dito nella piaga: «La destra è divisa. Cosa sarebbe successo se fossero stati al governo?». Berlusconi nella tenaglia ora dovrà decidere.
(La Stampa)

lunedì 17 marzo 2008

SONDAGGIO CRESPI, OTTO PUNTI TRA PDL E PD

Roma, 17 marzo - Otto punti di differenza tra Pdl e Pd. E' quanto emerge dal sondaggio settimanale dell'istituto Crespi Ricerche. Il Popolo delle Liberta' si attesta sul 35,0%, Lega Nord 5,5%, Movimento per l'Autonomia 2,5%: lo schieramento che sostiene Silvio Berlusconi e' quindi al 43,0%. Lo schieramento che sostiene Veltroni e' al 35,0 % con il Partito Democratico al 32,0% e l'Italia dei Valori al 3,0% (Adnkronos)

PER BOOKMAKER BERLUSCONI PREMIER AL 78,9%

Roma, 17 marzo - Piu' si avvicina la data delle elezioni politiche e piu' gli scommettitori britannici puntano su Silvio Berlusconi premier. E' quanto emerge dalla media delle quote di tutti i bookmaker, pubblicata da Odds Bestbetting, come riferisce 'Affaritaliani.it'. Le probabilita' che il leader del Popolo della Liberta' torni a Palazzo Chigi come presidente del Consiglio sono pari al 78,9%, mentra una settimana fa era il 72%. Walter Veltroni premier e' dato al 21,1% contro il 28% di sette giorni fa. (Adnkronos)

Berlusconi attacca: «Allarme brogli»

«C'è un problema grandissimo, quello dei brogli». Ancora una volta Silvio Berlusconi, candidato premier del Pdl, ha lanciato l'allarme brogli in vista del voto del 13 e a14 aprile. E lo ha fatto dal palco del comizio in piazza Duomo a Como. «Chi se la sente - ha detto Berlusconi ai partecipanti - di passare il sabato a confrontarsi con i rappresentanti di lista della sinistra si può mettere in lista per far parte dell'esercito dei difensori della libertà». Alle dichiarazioni di Berlusconi, Walter Veltroni ha preferito non commentare: ai giornalisti che gli chiedevano la sua opinione sulle affermazioni del Cavaliere, il leader del Pd ha risposto scuotendo la testa e limitandosi a dire «no».

Lo stesso Berlusconi ha rivolto ai simpatizzanti la rassicurazione che «supereremo l'angoscia e la paura per governare questa situazione difficile. Andremo al governo con tanta umiltà».

A Como Berlusconi ha anche rilanciato una delle proposte chiave del programma del Pdl su fisco e famiglia: «Cambieremo il sistema fiscale - ha detto - introducendo il quoziente familiare». Una iniziativa alla quale si aggiungono le misure in favore «delle famiglie che non possono, il buono per le locazioni e il piano casa». E proprio parlando del piano casa Berlusconi ha rivendicato un diritto di primogenitura: «Ho visto che anche la sinistra lo ha messo nel programma. Sono felice che le buone cose vengano anche imitate». Poi la promessa di abolire l'Ici sulla prima casa, di introdurre aiuti per i figli che nascono e il bonus per i libri gratuiti fino a 18 anni.

Diversi ed espliciti gli attacchi rivolti al leader del Pd: «Veltroni dice che farà quello che vuol fare Berlusconi - ha detto il leader del Pdl - ma come si può credergli? Se così fosse io voterei lui e andrei in gita al Baradello, il bar dove ho conosciuto la mia prima fidanzatina coi boccoli», ha detto Berlusconi in mezzo agli applausi.

Stoccata anche sui sondaggi. Con un avvertimento del Cavaliere: «Non credete ai falsi sondaggi della sinistra - ha detto Berlusconi -. Se recuperassero un punto al giorno come dicono - ha aggiunto - arriverebbero al 130%». Berlusconi ha ricordato che ci sono ancora dieci punti di distanza tra il Pdl in vantaggio sul Pd. «Oggi noi abbiamo il 46% mentre il Pd e al 36%».

Il leader del Pdl ha poi accusato il centrosinistra di aver sfoderato tutto «l'armamentario vetero-stalinista» contro il Pdl: «Hanno detto che sono ammalato e non è vero, hanno detto che ho candidato delle soubrette, ma io con le soubrette farei altre cose anziché metterle in lista», dichiara il Cavaliere strappando le risate generali della piazza. Berlusconi cita anche il caso Ciarrapico e aggiunge: «Ci ridicolizzano - prosegue - non c'è niente di nuovo».

Scontro sulle pensioni

Polemiche politiche ed allarmi dei sindacati dopo l'annuncio del leader del Pdl Silvio Berlusconi di voler tornare alla legge Maroni sulle pensioni ma poi il Cavaliere precisa: "Non l'ho mai detto, e' la solita strumentalizzazione frutto del tradizionale vizio stalinista". Il ministro del Lavoro Cesare Damiano, definisce quelle di Berlusconi "affermazioni pericolose, intempestive e dannose sotto il profilo sociale". Di modificare la legge "non ce n'e' alcun bisogno, i conti dell'Inps, dopo le modifiche introdotte al governo Prodi, sono notevolmente migliorati", sottolinea il ministro del Lavoro. A stoppare l'idea del cavaliere anche il leghista Roberto Maroni. Per l'ex ministro del Welfare, non e' affatto il caso di toccare lo scalone. "Per carita', meglio non toccare nulla - dice l'esponente leghista - anzi propongo che il prossimo governo si impegni a lasciare le cose come stanno per tutta la legislatura, in altre parole una moratoria di cinque anni". Il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, attacca il Cavaliere che prima parla poi si smentisce da solo. "Non c'e' annuncio di Silvio Berlusconi -dice l'ex Presidente della Camera- che il giorno dopo non venga smentito. Non da altri, ma da lui stesso. Se questa e' la premessa del buon governo, auguri. E naturalmente sono sempre i giornalisti ad aver capito male... Ma la gente capisce bene e i sondaggi che ci danno in crescita lo dimostrano". (AGI) - Roma, 17 marzo -

sabato 15 marzo 2008

ECONOMIA: BERLUSCONI, TEMPI DURI PER TUTTI

Cernobbio (Co), 15 mar.


"Saranno tempi duri per tutti". Cosi' il leader del Pdl, Silvio Berlusconi, da Cernobbio prima di prendere parte al forum della Confcommercio commenta il tema di queste giornate di lavori incentrate sulla recessione. "Dobbiamo essere prudenti -ha detto Berlusconi facendo il suo ingresso a Villa d'Este- perche' dobbiamo affrontare una situazione difficile. C'e' qualcosa di sbagliato perche' in certi settori siamo piu' svantaggiati degli altri Paesi europei: abbiamo il debito pubblico piu' alto, siamo in arretrato per quanto riguarda le infrastrutture, siamo maggiormente tributari per quanto riguarda l'energia e abbiamo uno Stato che ci costa piu' rispetto agli altri Paesi. Soltanto la Pubblica amministrazione -ha sostenuto- ha un costo eccessivo di 80-90 mld di euro". Chi avra' la responsabilita' di governare dovra' affrontare questi problemi e non sara' una cosa facile ma dobbiamo metterci tutti insieme -ha concluso- per intervenire con una serie di provvedimenti ma credo che saranno tempi duri per tutti".

(Adnkronos)

Berlusconi sul conflitto d'interesse fa lo gnorri...

Berlusconi ospite di Porta a Porta.

Silvio e la barzelletta sugli ebrei

Silvio Berlusconi ama le barzellette e non rinuncia mai a racontarle. E anche oggi, incontrando l'associazione "Amici ebrei di Libia", non ha resistito alla tentazione. Sul finire dell'incontro a Palazzo Grazioli, secondo quanto
riferito da uno dei presenti, uno degli esponenti dell'associazione ha fatto una battuta. L'ex premier ha colto la palla al balzo ed ha risposto con una delle sue barzellette, sottolineando che gli era stata raccontata dall'ambasciatore d'Israele.
«Un ebreo va dal suo rabbino e gli dice: "Devo confessarti che durante la guerra ho nascosto una persona...". "Bravo", è la risposta del rabbino. "Sì - lo interrompe l'ebreo - ma gli ho fatto pagare mille dollari al giorno". "Così tanto? Vabbè,
comunque sia ti assolvo". "Grazie, ma secondo te - aggiunge l'ebreo - gli devo dire che la guerra mondiale è finita?"». Una barzelletta accolta con una risata dai presenti.

Poi poco prima di lasciare Palazzo Grazioli la foto di gruppo. E Berlusconi fa un'altra battuta: «La foto la faccio, ma solo con le donne. Io mi chiamo Silvio, ma Berlusconi non come l'altro Silvio...», un riferimento implicito a Sircana, portavoce del governo Prodi.